L’amore che gli animali sanno donarci… – Intervista a Giacomo Pedroni

con l'amore di un coniglio

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Giacomo Pedroni

Giacomo Pedroni è nato a Varese il 10 novembre 1981. Ha frequentato le scuole medie presso l’Istituto Salesiano di Varese e si è successivamente diplomato ragioniere. Dopo alcuni anni di studi universitari presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Pavia ha iniziato a svolgere l’attività di venditore porta a porta a cui è seguita una breve parentesi come impiegato e autista in una ONLUS. Trasferitosi a Roma nell’agosto del 2008 ha lavorato come barista e come addetto alla ristorazione presso un fast-food, attività che ha continuato a svolgere dopo essere rientrato al suo paese natale. Dopo un lungo tirocinio come aiuto-panettiere, attualmente è lavoratore precario presso una cooperativa che si occupa di rifornimento scaffali di supermarket. Insegue da tempo il sogno di riuscire ad aprire un’edicola o una libreria. Amante della lettura e della scrittura, è un grande appassionato di politica e di sport, soprattutto calcio e ciclismo. Con Youcanprint ha pubblicato i romanzi “Un’estate che cambia la vita” (2013) e “Con l’amore di un coniglio” (2013), realizzati poi in formato e-book da Cavinato Editore International.

Ispirazione

Oggi è venuto a trovarci alla Locanda dell’Inchiostro Versato, un nuovo ospite, Giacomo Pedroni. Ci parlerà del suo nuovo romanzo, “Con l’amore di un coniglio”, e anche di sé…

Come nasce la tua passione per la scrittura, il tuo desiderio di scrivere?

Non c’è un momento preciso in cui è nata la passione per la scrittura, è una cosa che credo di avere sempre avuto e che è uscita col passare degli anni. Mi è sempre piaciuto scrivere, fin dai tempi delle scuole elementari. Uno dei primi successi della mia vita è legato proprio ad un tema scritto dopo una vacanza, nel 1990; l’agenzia che aveva organizzato quel viaggio aveva indetto un piccolo concorso letterario a cui potevano partecipare tutti i bambini che avevano trascorso quelle due settimane al mare insieme ai genitori. Ho partecipato, ho vinto il primo premio (una piccola enciclopedia) e il mio scritto è stato pubblicato sul giornale di quella compagnia turistica. Oggi, oltre ai libri, mi piace scrivere articoli su temi di attualità e di sport oltre a riflessioni personali, spesso pubblico questi scritti sulla mia pagina Facebook.

Qual è il tuo bagaglio di letture ed esperienze? Hai un modello a cui ispirarti?

Leggo libri da circa sette anni, prima preferivo i quotidiani e le riviste di sport, leggevo un libro ogni tanto anche perché studiavo e al termine delle ore di studio non avevo molta voglia di leggere, preferivo andare in giro con gli amici, uscire con loro la sera per andare a bere in compagnia oppure a ballare. Leggo principalmente testi di narrativa contemporanea, non ho un genere preferito, soltanto non mi piacciono gli horror e i fantasy; leggo anche saggi a tema storico, politico o religioso ed amo tantissimo i classici della letteratura, sia italiani che stranieri. Ho letto più volte sia “I Promessi Sposi” sia “La coscienza di Zeno” oltre ai due romanzi più famosi di George Orwell, “La fattoria degli animali” e “1984”; trovo molto attuale quanto scritto in questo libro, anche noi, come i personaggi di quel romanzo, siamo sempre spiati e controllati da persone che vogliono orientare i nostri comportamenti ed il nostro modo di pensare e spesso, purtroppo, non ci rendiamo conto di non essere liberi.

Vivi uno stato di precariato molto attuale di questi tempi. Come si rapporta la tua attività di scrittore con questa situazione sociale?

Nel mio romanzo “Con l’amore di un coniglio” i protagonisti sono proprio delle persone che perdono il lavoro oppure che sono costrette dalla loro azienda ad emigrare all’estero pur di continuare a lavorare. Il libro racconta quindi una storia attualissima attraverso la quale esprimo i sentimenti, il disagio, le paure, il senso di fallimento che io stesso provo. Fortunatamente sono riuscito a trovare nella scrittura un ottimo strumento per combattere lo sconforto nei periodi in cui sono rimasto disoccupato anche se, per fortuna, non sono stati periodi particolarmente lunghi. Anche oggi sono un lavoratore precario e sottopagato e nonostante questa condizione sono più fortunato di tante persone che non trovano lavoro e hanno una famiglia da mantenere.

Ogni grande idea ha un quid iniziale, un qualcosa che accende la scintilla dell’ispirazione per scrivere un libro. Per te cosa è stato?

Ho iniziato a pensare di scrivere questo romanzo all’inizio dell’estate del 2013. La mia idea era di scriverne uno autobiografico che parlasse della mia grande amicizia con un compagno d’università che nel 2005 è emigrato in Cina per ragioni di studio ed è poi rimasto là a lavorare; le prime pagine di questo libro le avevo scritte alcuni anni fa, quando nell’inverno del 2013 ho provato a continuare la commozione e i ricordi erano troppo forti, non riuscivo a scrivere. Dopo aver rivisto e corretto un precedente romanzo ho iniziato ad abbozzare la trama di “Con l’amore di un coniglio”, titolo deciso molto prima d’iniziare a redigere la prima pagina.

I temi fondamentali di “Con l’amore di un coniglio” sono…

L’amore per gli animali, l’amore che gli animali sanno donarci, la disperazione causata dalla perdita del lavoro e delle certezze della vita, le gravi conseguenze che la crisi economica porta nella vita di una persona, la volontà di cercare nuove motivazioni per continuare a vivere.

Perché trattare proprio questi argomenti?

Ritengo che gli argomenti di cui si parla nel romanzo siano quanto mai attuali; troppe persone, di tutte le età e di tutte le Regioni d’Italia vivono il dramma della disoccupazione che tante volte porta una persona all’apparenza tranquilla e serena a compiere l’estremo gesto del suicidio. Anche un protagonista del libro è un uomo assolutamente normale che prima di perdere il lavoro non aveva alcun vizio e faceva una vita tranquilla e senza eccessi d’alcun tipo; la disoccupazione e la perdita della donna amata lo fanno cadere nella piaga dell’alcolismo, una vera e propria droga. Occorre riflettere sulle conseguenze a cui può portare la perdita del lavoro, avere più rispetto per le persone che cercano un lavoro con insistenza ma non riescono a trovarlo, rispetto per quelli che si umiliano a fare lavori faticosi e mal pagati pur di non rimanere a casa a far nulla mentre invece tante volte si bollano queste persone come dei falliti, arrivando persino a deriderli; dobbiamo smettere di valutare una persona in base a quello che guadagna o in base al lavoro che svolge! Inoltre dobbiamo imparare ad amare gli animali esattamente come loro ci amano; il fatto che siano animali non significa che siano stupidi ed incapaci di provare sentimenti, è esattamente il contrario. Anche un piccolo animale come un coniglietto è capace di amare, di essere fedele, di donare tanta gioia, lo dico perché lo sperimento ogni giorno. Gli animali non vanno abbandonati, non vanno “barattati” con una settimana di vacanza perché sono delle creature che meritano di vivere. Riguardo ai conigli, i cui abbandoni sono in drammatico aumento, mi sento di lanciare un messaggio che sarà uno dei temi di un mio prossimo libro: i conigli non si mangiano!

Mentre scrivevi hai riscontrato delle difficoltà? Ci son state più “gioie o dolori” nella stesura? Condividi qualche aneddoto…

Ho iniziato a pensare a questo libro alla fine di giugno del 2013, ho scritto la trama su un foglio, l’ho più volte rivista e corretta dopodiché ho iniziato a scrivere sul foglio elettronico del PC. Dopo aver scritto la bozza dei primi due capitoli mi sono fermato perché davanti allo schermo l’ispirazione non arrivava proprio. Dopo un paio di mesi in cui non ero più riuscito a buttar giù neanche una riga mi sono detto: “perché non provo a scrivere su un quaderno, utilizzando carta e penna come si faceva una volta?” E così ho fatto. In un mese ho completato il lavoro, l’ho corretto sempre a mano, l’ho riletto e poi l’ho ricopiato sul foglio elettronico facendo ancora piccole modifiche. Anche il libro successivo, di cui vi parlerò, l’ho realizzato in questo modo; l’ispirazione mi arriva più facilmente davanti a un foglio di carta che davanti al computer. Altri aneddoti particolari? Spesso quando scrivevo i miei coniglietti erano sdraiati accanto alla mia sedia oppure sotto la scrivania, a volte mi guardavano come se capissero che stavo indirettamente parlando di loro.

Perché il tuo romanzo è diverso da altri?

Dipende a quale romanzo lo paragoniamo (sorriso). Nonostante io sia un lettore non ho ancora trovato un libro che tratti, tutti insieme, i temi di cui io ho parlato in “Con l’amore di un coniglio”; ritengo quindi che questa sia una ragione per leggere questo libro. Non è una lettura impegnativa ma può davvero “aprire la mente” riguardo a problemi attuali, può far capire come i conigli nani siano animali da compagnia esattamente come i cani e i gatti, come anche loro possano donare gioia di vivere alle persone che l’avevano perduta; è un libro che serve anche a conoscere un animale troppo spesso ritenuto insignificante solo perché non abbaia, non miagola, non cinguetta. Anche i conigli sanno dimostrare la loro felicità con il cosiddetto “macinare”, ossia digrignare piano i denti mentre li si accarezza, è un rumore simile a quello delle fusa del gatto.

Rivoluzione digitale: ebook o cartaceo? Cosa pensi dell’uno e dell’altro. Pregi e difetti.

Sono all’antica, preferisco leggere libri cartacei. Tuttavia i miei due romanzi sono stati pubblicati anche in formato e-book da un editore “free” a cui li avevo inviati dopo che un autore della Provincia di Napoli, esordiente come me, mi aveva segnalato questa casa editrice; entrambi gli e-book possono essere scaricati da portali come bookrepublic.it, kobobooks.it, mrebook.it Credo che noi italiani siamo ancora legati al libro di carta, io stesso faccio fatica a leggere sullo schermo di un PC e credo che su un tablet o uno smartphone sia ancora più difficile per chi non è abituato. Il vantaggio degli e-book, oltre al minor costo, credo che risieda nel poterli avere a disposizione in qualsiasi momento senza bisogno di andare in libreria ad acquistarli; inoltre non occupano spazio e quindi li si può portare sempre con sé senza il minimo ingombro anche se il fascino del libro di carta è tutta un’altra cosa.

Le difficoltà di uno scrittore per emergere sono proverbiali. Quali complicazioni hai riscontrato affrontando il mondo dell’editoria?

Innanzitutto non bisogna cadere nella cosiddetta EAP, acronimo di Editoria A Pagamento. Fanno parte di questa categoria tutti gli editori che chiedono soldi agli scrittori promettendogli di pubblicare un tot numero di copie del loro libro; spesse volte, come è capitato a me nel 2008, s’incappa in vere e proprie truffe e magari il libro non viene nemmeno pubblicato o, se viene pubblicato, non viene distribuito per cui l’autore si ritrova ad aver pagato cifre importanti per ritrovarsi in mano un prodotto sconosciuto i cui unici acquirenti possono essere parenti e amici. Proprio per questo spiacevole episodio avevo smesso di scrivere finché, nel 2013, sono venuto a conoscenza dell’auto pubblicazione attraverso un signore conosciuto tramite Facebook; ho visitato alcuni siti che proponevano questa possibilità e alla fine ho deciso di riprendere quel vecchio libro “vittima” della truffa e di auto pubblicarlo dopo averlo rivisto e modificato in parecchi punti. Con l’auto pubblicazione (parlo del sito con cui io ho pubblicato) l’autore è obbligato ad acquistare soltanto una copia del suo libro, se vuole acquistarne di più è libero di farlo ma paga sempre e solo quello che compra; inoltre i libri auto pubblicati vengono commercializzati da importanti portali di vendita di libri come ad esempio ibs.it, inmondadori.it, amazon.it, lafeltrinelli.it e sono disponibili anche in alcune librerie previa prenotazione da parte del cliente. Un grosso limite è rappresentato dal fatto che lo scrittore deve pubblicizzarsi tantissimo perché questi siti non fanno molta pubblicità, in pratica occorre essere “imprenditori di sé stessi” ma attraverso la pubblicità si può essere notati da editori veri e propri, editori che non chiedono soldi allo scrittore ma pubblicano il libro a loro spese. A me è proprio successo così; il mio primo romanzo intitolato “Un’estate che cambia la vita” venne letto da un signore che m’invitò ad inviarlo ad un editore con cui lui aveva pubblicato. Nel frattempo ho scritto e auto pubblicato “Con l’amore di un coniglio”, dopodiché ho inviato entrambi i testi a questo editore, Cristian Cavinato, titolare della Cavinato Editore International, che ha realizzato gli e-book e che pubblicherà anche i miei prossimi libri cartacei. Tutto senza chiedermi un soldo. Invito gli scrittori che volessero pubblicare un libro a documentarsi prima di spedire il file o il manoscritto ad una casa editrice, sul web ci sono siti che indicano espressamente le case editrici a pagamento e le case editrici “free” com’è appunto Cavinato Editore International.

L’ultima domanda… l’immancabile… Quali sono i tuoi progetti futuri?

A settembre di quest’anno, al massimo ad ottobre, uscirà il mio terzo libro, un racconto illustrato per bambini intitolato “Le simpatiche avventure di Gigio e Sissi” che avrà come protagonisti proprio i miei due coniglietti e sarà pubblicato da Cavinato Editore International, lo stesso editore che ha pubblicato gli e-book di “Con l’amore di un coniglio” e “Un’estate che cambia la vita”. Con questo libro mi piacerebbe avvicinare i bambini alla lettura, vorrei che anche i più piccoli si facessero leggere questa storia dagli adulti come facevano una volta i nostri nonni. Prima della fine dell’anno uscirà poi un altro romanzo scritto insieme ad un altro autore, Mattia Lattanzi, che mi ha coinvolto nel suo progetto editoriale; visto che entrambi siamo amanti dei coniglietti il nostro romanzo non potrà che parlare di loro, sarà un libro divertente ma allo stesso tempo formativo, un romanzo con cui cercheremo di far capre alle persone che i conigli sono dei veri e propri animali da compagnia e che quindi non vanno né mangiati né utilizzati come cavie. Altro non dico, altrimenti vi tolgo il gusto di leggerli.

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Ammirevole esempio d’amore verso creature dolci e affettuose. Rispettate gli animali!!!!!

Ringraziamo Giacomo per la sua partecipazione e le sue parole. ^_^

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Maria Stella Bruno