Recensione: “Archibald Finch e le streghe del mondo perduto” di Michel Guyon

Un ragazzino pauroso, una casa vecchia ed enorme ereditata dalle eccentrica nonna e un mappamondo misterioso…

Questi gli elementi di “esordio” del primo capitolo di una saga fantasy che vede, specie nella sua seconda parte, molta avventura ed enigmi da decifrare.

Ma partiamo dal principio…

Archibald ha undici anni e sa sempre tutto senza neanche studiare, ma ciò non gli sarà di aiuto quando decifrerà l’enigma del mappamondo e verrà catapultato in un’altra dimensione.

Qui affronterà tanti pericoli e incontrerà una comunità di ragazzine che non invecchiano.

Archibald sarà costretto a trovare dentro di sé il coraggio, mentre nel nostro mondo sua sorella cercherà di ritrovare lui indagando sulle origini del mappamondo.

Devo dire che, forse perché è un primo capitolo e l’autore si sofferma a spiegare di più, la prima parte è un po’ lenta con delle “lezioni” quasi di stampo educativo (sui numeri romani, ad esempio, o sulle rune).

E la voce narrante è a mio avviso un po’ invadente e rischia di mettere “troppo spazio” tra i personaggi ed il lettore.

Però, quando l’avventura incalza, il romanzo, come la saga, mostra il suo potenziale con diversi elementi innovativi che incuriosiscono.

Rivolta a un pubblico giovane, dell’età del protagonista per intenderci, “Archibald Finch e le streghe del mondo perduto” ha una certa freschezza che può attirare anche chi quell’età non ce l’ha più ed apre le porte ad una vicenda promettente e sicuramente interessante.

Ringrazio DeAgostini Libri per avermi fornito la copia!!!