La comunità di donne che vive a Tetti Lupa ha rifiutato da tempo la presenza maschile.
Provvedono alle proprie esigenze, quasi in perfetta autonomia.
Marchiate dalla violenza degli uomini, le donne di Tetti Lupa trasmettono alle loro figlie racconti di sorellanza in cui l’uomo è sempre il cattivo, insegnando loro che è giusto colpire per prima, senza dare al maschio la possibilità di mostrare il mostro che tiene in sé.
Ma proprio per sfuggire al mostro, le donne di Tetti Lupa hanno alimentato quello che è dentro di loro.
I loro segreti sono terribili, le loro azioni spietate.
Questo capirà Caterina, giovane cresciuta a Tetti Lupa, ma che saprà guardare oltre la paura, la rabbia e la sofferenza per vedere la verità.
I temi trattati da questa grafic novel sono difficili: dall’oscurità presente nell’animo umano, alla violenza di genere, fino all’affrancamento dal nucleo familiare per creare la propria realtà ed il capire cosa è giusto e cosa non lo è.
I disegni accompagnano la crescita di Caterina, la sua graduale consapevolezza, con una cupezza che si dirada solo di rado.
Sono quasi introspettivi, sottolineando le atmosfere del racconto ed il crescendo della drammaticità mentre le verità si svelano pian piano alla protagonista.
“Le mantidi” è di certo una storia dal retrogusto amaro, ma capace di far riflettere.
Ringrazio Tunué per avermi fornito la copia!
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