Appunti di lettura: “Miti e leggende del Nord” di Alessandro Massobrio

 INIZIO: 7 Febbraio 2020

FINE: 14 Febbraio 2020

VALUTAZIONE

7 Febbraio

La prima cosa che noto è che si tratta di un testo scolastico. Non so bene se ciò è un vantaggio o meno… Sicuramente, per definizione, dovrebbe essere adatto a spiegare i miti in maniera semplice. Me ne renderò conto leggendo.

13 Febbraio

Fino ad ora trovo il testo simpatico e semplice, almeno nei racconti inerenti al mito. La prefazione invece è stata pesante e formale, ma forse necessaria per delineare il quadro storico e culturale del popolo che credeva e alimentava quei miti, ovvero i vichinghi.

Comunque, molte leggende sono esposte come fossero fiabe, col risultato che, per certi racconti, la narrazione è più godibile, per altri invece diventa un po’ infantile. In ogni caso, le caratteristiche del mito non vengono mai snaturate.

Nella narrazione ci sono spesso riferimenti, paragoni e modi di dire moderni, forse per rendere più attuale il mito al piccolo lettore. E al piccolo lettore, o meglio allo studente, sono rivolte le note a piè pagina e le schede di esercizi alla fine di ogni storia… D’altronde è un testo scolastico!

14 Febbraio

I diversi racconti a volte sono epici, ma spesso sono un po’ ridondanti.

Il libro svolge il suo compito di insegnamento.

COMMENTO FINALE

Simpatico libro scolastico che cerca di spiegare i miti. Trattati come favole un po’ dark, questi racconti mantengono comunque un certo tono epico, anche se la narrazione spesso presenta riferimenti moderni. Fa il suo dovere, ma non convince pienamente.

 

Io resto a casa a leggere!

In questo momento di grande incertezza e cordoglio, l’importante è restare a casa e tenersi impegnati… Leggere può essere un’ottima soluzione per distrarsi, viaggiare con la fantasia e scacciare così la paura…

Ecco la mia riserva di letture!

Libri conclusi:

Miti e leggende del Nord

“Amore e sesso nell’antica Roma” di Alberto Angela

“Città degli angeli caduti” di Cassandra Clare

“Beautiful Creatures – La saga” di Kami Garcia e Margaret Stohl 

“Krispos l’imperatore” di Harry Turtledove

“Nucleo rovente. Doctor Who” di Una McCormack

“La misteriosa morte della compagna Guan” di Qiu Xiaolong

Libri in lettura:

“The 100 Days 21” di Kass Morgan

“La guerra dei mondi” di H. G. Wells

“Vento nero” di Clive Cussler 

“1984” di George Orwell 

“Il ciclo di Conan 2” di Robert E. Howard

“Il colore della magia” di Terry Pratchett

“I draghi dell’alba di primavera – Dragonlance 3” di Margaret Weis e Tracy Hickman

“Recuperate il Titanic!” di Clive Cussler 

“La foresta dei Pigmei” di Isabel Allende

“La valle di Aldur” di David Eddings 

“Il diario del vampiro – 10 romanzi in 1” di Lisa Jane Smith

“La quinta stagione” di J. K. Jemisin

“Quel giorno sulla Luna” di Oriana Fallaci

“Guida galattica per autostoppisti” di Douglas Adams

“L’apprendista del mago” di Joseph Delaney

“La mummia” di Anne Rice

Libri prossimamente in lettura:

“La spada della verità 4” di Terry Goodkind

“Il trono del drago” di Tad Williams

“The 100 Homecoming” di Kass Morgan

“La città dei libri sognanti” di Walter Moers

“L’occhio del mondo – La ruota del tempo 1” di Robert Jordan

“Alta Marea” di Clive Cussler

“Il castello incantato” di David Eddings

“Die for me” di Amy Plum

“Il sangue degli elfi – The Witcher 3” di Andrzej Sapkowski 

“Dragonlance – Le leggende annotate” di Weis e Hickman

“Il tesoro di Gengis Khan” di Clive Cussler

Appunti di lettura: “Il ciclo di Belgariad Vol. 1” di David Eddings

INIZIO: 23 Gennaio 2020

FINE: 12 Febbraio 2020

VALUTAZIONE

TRAMA

Nella notte dei tempi il Dio Aldur rubò una pietra alle stelle e ne fece un gioiello prezioso, il Globo. Il potere del gioiello era grande e l’avido Dio Torak lo volle per sé perché attraverso di esso avrebbe avuto il dominio sull’occidente. Ma quando tese la mano per toccarlo, il Globo lo divorò con le sue fiamme. Ora Torak giace nel sonno senza fine della sofferenza e la pietra del potere non è più in suo possesso. Ma Zedar l’Apostata, discepolo prediletto, prepara il suo ritorno. Le sue trame segrete si intrecciano come i fili di una ragnatela e il giovane Garion, la cui vita trascorre serena in una fattoria dell’ovest, scoprirà il peso del proprio destino. (POSSIBILI SPOILERS)

23 Gennaio

Questa saga l’ho letta tanto tempo fa, quando ero una ragazzina. Ricordo poco o niente di questa storia, ma sono quasi certa che mi sia piaciuta… Questo volume racchiude i primi due libri della saga: “Il segno della profezia” e “La regina della stregoneria”.

Il prologo ha il sapore epico di un poema o di un’antica ballata. È il resoconto delle vicende che portarono ad una guerra fra popoli e dei… Al centro di tutto c’è il potente Globo di Aldur, pietra senziente, che è bramata dall’oscuro dio Torak. Toccherà alla stirpe di Riva custodire il mitico oggetto, mentre gli altri popoli vigileranno in attesa del nemico, mai sconfitto del tutto, torni per impadronirsene. E si narra che il maggiore peso di questa difesa sia sugli immortali Bergarath, il mago, e sua figlia Polgara.

11 Febbraio

Cap. 6 della seconda parte, o meglio, del secondo volume (qui riunito in un solo libro) “La regina della stregoneria”.

Se il primo volume era incentrato su Garion e la sua crescita, sulle sue prime scoperte e sulle prime tappe di un viaggio che lo condurrà al suo destino, in questo secondo, non solo il viaggio prosegue, ma si delineano maggiormente le personalità che lo accompagnano. La compagnia è eterogenea e ogni personaggio ha la sua storia, i suoi scopi, le sue ombre e le sue luci… Interessante.

Essendo il più giovane, Garion non viene quasi mai informato sulle verità che si celano dietro quel viaggio. Per scoprire le cose (e farle scoprire a noi) deve spesso origliare i discorsi dei grandi… Ma forse la sua “ignoranza” è necessaria per tenerlo al sicuro, perché è chiaro che in lui c’è molto più di quel che sembra. È chiaro anche che Polgara e Belgarath vogliono difenderlo, mentre i pericolosi Grolim lo cercano…

In ogni caso, lo scopo del viaggio è ritrovare il mago Zedar che ha rubato il Globo di Aldur con la probabile intenzione di donarlo al dio malvagio Torak…

12 Febbraio

Il processo di crescita di Garion procede, una crescita che prevede sbagli, eccessi e testardaggini. Il ricco corollario di personaggi permette ironie e avventura, tratteggiando personalità ben distinte e sfaccettate.

Fra tutti emerge Polgara, la bellissima, saggia e tremenda maga che ha cresciuto Garion, o meglio Belgarion, perché questo è il suo vero nome.

Durante il viaggio, il giovane scopre di avere dei poteri che non accetta. Ancora infantile per molti versi, Belgarion non sa ancora molto di se stesso e del destino che lo attende… mentre il lettore comincia a farsene un’idea…

Ricordo che alla prima lettura avevo trovato la principessa Ce’Nedra molto antipatica, adesso però non molto. Certo, è una principessa viziata al principio, ma trovo che la vicinanza a Polgara l’abbia aiutata. Pur avendo la stessa età, o quasi, di Garion, è più matura di lui.

Poi, non so se il suo lato insopportabile emergerà nei prossimi volumi… Non li ricordo bene.

COMMENTO FINALE

Splendida avventura fantasy che, tra ironie e battaglie, ci presenta un corollario di personaggi ben delineati (ognuno con la sua storia) e interessanti. Un lungo viaggio per il lettore in un mondo affascinante tutto da scoprire e un altrettanto lungo viaggio di crescita e scoperta per il protagonista.

 

Appunti di lettura: “Guida alla leggenda di Drizzt di R.A.Salvatore” di Philip Athans

INIZIO: 7 Febbraio 2020

FINE: 10 Febbraio 2020

VALUTAZIONE

TRAMA

L’elfo scuro Drizzt Do’Urden estrasse per la prima volta le sue mitiche scimitarre nel romanzo “La lande di ghiaccio”, 1988; e fu allora che nacque una leggenda. Vent’anni dopo, la fama di Drizzt – e quella del suo creatore, R.A. Salvatore – si è estesa a dismisura in tutto il mondo.

(POSSIBILI SPOILERS)

7 Febbraio

Scritto in occasione del ventesimo anniversario dell’inizio delle avventure di Drizzt, questa sorta di compendio/riassunto non comprende tutte le opere che palano del ranger drow… No, si arriva a forse a metà, ovvero al libro “Il mare di spade”.

Peccato. Eppure non mi pento di averlo comprato. È un modo per “rivivere” i primi capitoli di una lunga saga che praticamente ha accompagnato tutta la mia vita…

9 Febbraio

Il volume non è esente da errori, refusi o imprecisioni di traduzione, ma le belle immagini stemperano un po’ la delusione per la poca cura.

Bisogna ricordare che è una “guida” e, come tale, dà brevi cenni dei libri in esame e delle schede riassuntive di tutti i personaggi incontrati nei primi tredici capitoli della saga.

10 Febbraio

Nell’ultima parte il libro sembra quasi un manuale del gioco di ruolo “Dungeons & Dragons” o forse più appropriatamente di “Forgotten Realms”.

D’altronde ciò non sorprende perché Drizzt Do’Urden non è solo un personaggio letterario, ma un dinamico protagonista di questo gioco di ruolo!

COMMENTO FINALE

Bellissime illustrazioni per un libro che è un riassunto del mondo di Drizzt Do’Urden. Utile per chi vuole ricordare i vecchi capitoli della saga. Il volume non è esente da errori, ma è un acquisto simpatico per gli amanti del fantasy e del famoso ranger drow.

 

Appunti di lettura: “L’ultimo dei Mohicani” di J.F. Cooper

INIZIO: 5 Febbraio 2020

FINE: 6 Febbraio 2020

VALUTAZIONE

TRAMA

“L’ultimo dei Mohicani” è Uncas, il figlio di Chingachguk, del vecchio capo leale e generoso che guida la sua gente fra le battaglie, gli agguati e le carneficine della guerra coloniale tra francesi e inglesi nei territori selvaggi del Nord America, intorno al 1750. Uncas sarà l’ultimo della tribù: così profetizza il padre, che già intravede intorno a sé i segni del genocidio futuro. La storia, riproposta in un film di grande successo interpretato da Daniel Day Lewis, è un’avventura romantica vissuta in paesaggi di grande bellezza, tra nomi e personaggi che attirano per la carica umana ed evocativa. “L’ultimo dei Mohicani” spazia tra grandi temi attuali, dal razzismo alla politica, all’amore, al tradimento, alla solidarietà tra uomini diversi. È una lezione di vita che, sorgendo da un secolo e da un mondo scomparsi, resta moderna e attraente come poche altre storie per giovani e per adulti.

(POSSIBILI SPOILERS)

5 Febbraio

Sarà che ho trovato una vecchia, anzi vecchissima edizione, ma il linguaggio è un po’ arcaico e lo stile non è così fluido come altri romanzi d’avventura dello stesso periodo.

In ogni caso, l’avventura inizia fin da subito, ma è priva di quel “realismo” a cui siamo fin troppo abituati negli scritti moderni. Essendo un classico per ragazzi, la violenza c’è, ma non è descritta eccessivamente, anzi a volte è patinata, “nascosta” dall’eroismo dei protagonisti (un p0’ idealizzati nelle descrizioni).

6 Febbraio

Le due figlie di un generale, l’ufficiale inglese che ha il compito di scortarle e un cantora di inni sacri, a causa di una guida indiana traditrice (che poi sarà il vero cattivo del romanzo), si ritrovano preda di una tribù alleata coi francesi. Per la comitiva sarebbe la fine se non incontrassero il cacciatore bianco Occhio di Falco e i suoi due compagni Mohicani, padre e figlio.

A mio avviso, ci sono diverse ingenuità, ma il romanzo rimane godibile su molti aspetti (se ci si abitua allo stile arcaico della traduzione).

A questo punto sono certa che questa vecchia edizione sia stata parecchio “sfrondata”. Devono mancare delle parti e ne sono quasi sicura in quanto ho cercato su internet e in molti siti si parla di una storia d’amore, magari solo accennata, fra Alice e il maggiore che deve proteggere lei e sua sorella, cosa che non è minimamente trattata da questa vecchissima Edizione Paoline. E se questo non bastasse, il mio sospetto diventa certezza nelle nota finale dell’editore in cui si dice chiaramente che, benché il romanzo sia tradotto dall’originale, alcune parti sono state omesse e tagliate perché non ritenute necessarie e di “scarso valore letterario”.

In pratica, “evviva” la censura!

Se non mi venisse da ridere, mi indignerei…

COMMENTO FINALE

Romanzo d’avventura per ragazzi e, da questo punto di vista, godibile, ma l’edizione da me trovata, ha reso ardua la lettura per l’arcaico linguaggio e per l’evidente taglio di situazioni ritenute arbitrariamente “di scarso valore letterario”.

Appunti di lettura: “La spada del destino – The Witcher 2” di Andrzej Sapkowski

 

 INIZIO: 28 Gennaio 2020

FINE: 3 Febbraio 2020

VALUTAZIONE

TRAMA

Geralt di Rivia è uno strigo, un assassino di mostri. Ed è il migliore: solo lui può affrontare un basilisco, sopravvivere a un incontro con una sirena, sgominare un’orda di goblin o portare un messaggio alla regina delle driadi, fiere guerriere dei boschi che uccidono chiunque si avventuri nel loro territorio… Geralt però non è un mercenario senza scrupoli, disposto a compiere qualsiasi atrocità dietro adeguato, compenso: al pari dei cavalieri, ha un codice da rispettare. Ecco perché re Niedamir è sorpreso di vederlo tra i cacciatori da lui radunati per eliminare un drago grigio, un essere intoccabile per gli strighi. E, in effetti, Geralt è lì per un motivo ben diverso: ha infatti scoperto che il re ha convocato pure la maga Yennefer, l’unica donna che lui abbia mai amato. Lo strigo sarà dunque obbligato a fare una dolorosa scelta: difendere il drago e perdere Yennefer per sempre, o infrangere il codice degli strighi pur di riconquistare il suo cuore…

(POSSIBILI SPOILERS)

29 Gennaio

Comincio questo libro sperando non sia una serie di racconti ma un unico romanzo…

Nel primo capitolo, Geralt incontra Messer Borch che, tra una chiacchiera e l’altra, chiede allo strigo cosa ne pensa dei draghi… Sembra un discorso qualunque, ma lasciando la locanda i due scoprono che, proprio nelle vicinanze, c’è una caccia al drago. Borch si mostra sorpreso della cosa, ma è palese che non è una coincidenza, malgrado Geralt non se ne renda conto…

Ci tengo a dire che ho letto il primo libro di questa saga prima del boom della serie televisiva e che questo (ovvero il secondo) l’ho inizio solo dopo aver visto metà della serie Netflix. Mi sono fermata, se non sbaglio, proprio prima dell’episodio dedicato al drago…

In ogni caso, posso dire che la serie Netflix mi è piaciuta, malgrado le differenze con i libri. Certo, la scelta di rappresentare contemporaneamente le tre linee temporali dei protagonisti ha creato un po’ di confusione, ma aver letto prima i libri in qualche modo mi ha aiutata.

30 Gennaio

So che lo stile di Sapkowski a molti non piace… C’è tanto “parlato”, le descrizioni sono poche e non sempre molto esplicative, ma io lo trovo divertente. Specie alcuni dialoghi.

Ad esempio, il dialogo in cui si prega un nano di essere un araldo educato e rispettoso suscitando l’indignazione dell’interessato che sottolinea la sua grande esperienza in materia… Solo che poi, quando ‘sto nano deve fare l’annuncio dignitoso, sproloquia cose oscene e irriverenti!

Lo scambio di battute spesso dà il senso alla storia e non si tarda ad immaginare (almeno io ci riesco) i diversi toni e gesti che accompagnano le parole… perché ogni personaggio ha il suo modo di parlare, il suo vocabolario.

31 Gennaio

Ormai ho capito da un bel po’ che non è un unico romanzo, ma una serie di racconti autoconclusivi. Questa volta però seguono un ordine cronologico e non c’è alcun filo conduttore. Dal principio, Geralt fa ben pochi combattimenti. Sono le sue parole, il suo sapere a contribuire alla risoluzione della vicenda.

Anche se resta l’impressione che, più che lo strigo, sia “l’avvenimento particolare” l’effettivo protagonista.

Se la prima storia tratta di un drago, la seconda si incentra su Yennefer, Geralt e… un terzo incomodo!

La terza storia è davvero spassosa. Si concentra su di un mostro che “duplica” un mercante mezzuomo e così “travestito” intrattiene affari con un fiuto incredibile. Il mercante, Geralt e Ranuncolo si ritroveranno a inseguire le sue mosse per tutta la città per scoprire le vere intenzioni del mostro…

3 Febbraio

Come nel precedente libro, ci sono diverse citazioni a fiabe famose riviste in maniera più cupa e irriverente.

Nei racconti successivi a quello del mutaforma, Geralt diventa più centrale nella narrazione, ma l’impressione che ho è che il personaggio ha perso qualcosa dal precedente volume, forse carisma, forse fascino… non so.

Con la comparsa di Ciri le cose migliorano. La ragazzina di dieci/undici anni si affezioni quasi subito a Geralt e, d’altronde, anche lo strigo si sente legato a lei, malgrado non la prenda subito con sé per paura di condurla a morte certa.

Tirando le somme, le vicende narrate sono sempre originali, ma il protagonista, a mio avviso, non ha il medesimo smalto del primo volume.

COMMENTO FINALE

Secondo libro della saga. Non è un romanzo, ma sempre una serie di racconti, questa volta però sono presentati in ordine cronologico. Originali e a tratti spassose, le vicende narrate continuano ad affrescare un mondo fantasy interessante e da favola dark. Il libro, pur essendo un seguito più che dignitoso del precedente volume, non sembra aggiungere nulla al suo famoso protagonista, anzi… Geralt sembra perdere qualcosa in fascino o carisma…