Recensione: “La sposa fantasma” di Yangsze Choo

 

Vi piacciono le atmosfere colorate e oniriche de “La città incantata”, film di animazione di Miyazaki?

Beh, immaginate le stesse in un contesto sempre orientale, però cinese/maltese, decisamente più dark e un po’ più grottesche, ed intuirete ciò che Li Lan, la protagonista di questo romanzo, si ritroverà ad affrontare.

La ragazza ha avuto la sfortuna di essere stata scelta dalla potente e ricca famiglia Lim per diventare la sposa del loro primogenito, morto prematuramente e in maniera misteriosa.

Sì, in pratica dovrebbe sposare un fantasma e passare la vita come una vedova…

La proposta viene naturalmente rifiutata, ma ciò non impedisce allo spirito del prepotente e arrogante “promesso sposo” di tormentare Li Lan nei sogni.

E infatti nella prima parte del romanzo vediamo la giovane rendersi conto che non sta ammattendo e che il modo degli spiriti esiste e può interagire con quello dei vivi.

La costruzione dei personaggi, la spiegazione delle tradizioni e delle credenze si intessono coi pensieri e i sentimenti della giovane espressi in prima persona, creando però un po’ di lentezza allo svolgersi della trama.

Sarà solo nella seconda parte del racconto, quando lei finirà nel mondo degli spiriti da “mezza viva”, che il tutto acquisterà maggiore dinamismo ed il mio paragone con “La città incantata” sarà più chiaro.

Ho trovato il romanzo molto interessante proprio per le atmosfere che ricordano soltanto quelle del film, ma che hanno una propria originalità con elementi sicuramente più oscuri.

Il finale è forse un po’ frettoloso, ma la storia sa intrattenere.

Godibile nel suo insieme.

📚E tu? Lo hai letto?