Recensione: “Lo scrigno cremisi – Le mutazioni 1” di Antonello Venditti

Un’altissima torre piena di ricchezza e misteri, di cospirazioni e trame oscure, sede di un re che ambisce a diventare un dio, fra sogni, presagi e un terribile nemico che usa la magia per agire nell’ombra…

Uno scrigno perduto o forse nascosto, un oggetto che si erge dalla leggenda, che porta con sé maledizioni e profezie, che è un ponte fra un passato che si rifiuta di essere dimenticato…

E infine un ragazzo, Kabian, quattordici anni e già il peso di un ruolo su di sé, un destino il suo che si intreccia con lo scrigno e la torre, con il re ed il cospiratore, mentre gli eventi incalzano verso imprevedibili situazioni…

Primo capitolo di una saga fantasy dal tono epico, il romanzo si prende il tempo di tratteggiare il mondo che lo costituisce e le varie personalità che compongono una vicenda che sembra guidata dal destino.

Tratteggiare, dicevo, non definire completamente poiché molto ancora è da capire e spiegare.

Per questo, inizialmente, si può avere qualche difficoltà a percepire a pieno l’atmosfera del racconto, ma pian piano la storia acquista spessore, una linea ben precisa che segue le tracce di un grande destino, quello di Kabian e della sua graduale “mutazione” in ciò che hanno predetto per lui.

Quindi, l’impressione che si ha del romanzo è che sia una sorta di avventuroso preludio a ciò che deve ancora accadere, una promessa per future, mirabolanti vicende.

Leggerò sicuramente il secondo volume!

Ringrazio Dark Zone Edizioni per avermi fornito la copia!!