Recensione: People we meet on vacation – Un amore in vacanza” di Emily Henry

Prendete due amici, un ragazzo bello e precisino e una ragazza brillante e fantasiosa, che si conoscono dall’università e una “tradizione” che si svolge ogni anno fin da allora, una vacanza da trascorrere insieme, un breve periodo da passare da soli ed essere se stessi, ed avrete a sommi capi la trama di questo romance alla “Harry, ti presento Sally”.

Dal punto di vista di lei, infatti, si snoderanno i diversi momenti salienti di un’amicizia che, nel tempo, vacanza dopo vacanza, superando distanze e relazioni di entrambi, è rimasta una costante della vita dei due.

Ma è solo amicizia la loro?

Quando la paura d’amare e del cambiamento frenano i sentimenti è difficile cogliere il momento propizio per avvicinarsi o solo trovare il coraggio per mutare una costante in qualcosa di nuovo e totalmente imprevedibile.

La Henry è sempre brava ad intessere una rete di sentimenti e relazioni, a farci empatizzare coi suoi protagonisti, ma ho trovato questo romanzo un po’ più lento rispetto ai precedenti.

I dialoghi sono molti, forse troppi, non sempre utili a farci capire i personaggi, o così è parso a me.

Il susseguirsi degli avvenimenti non rivela particolari colpi di scena, ma ci permette di sondare un animo umano e le sue fragilità.

Ammetto, però, di aver iniziato questo romanzo con aspettative un po’ diverse: più brio e meno “intimismo”.

Comunque, rimane una lettura piacevole, capace anche di far riflettere sull’amore e sull’amicizia e su quella “pericolosa” zona di confine che li vede fondersi e perdersi l’uno nell’altra…

Ringrazio HarperCollins per avermi fornito la copia digitale! 🏖️🏖️🏖️

Recensione: “Book Lovers” di Emily Henry

 

Soltanto perché non tutti ti capiscono, non significa che sei sbagliata. Sei una persona sulla quale si può contare. Sul serio. E questo non ti rende fredda o noiosa.”

Così dirà Charlie a Nora, la protagonista, colei che si definisce la “fidanzata stronz*” delle commedie romantiche, quella che viene puntualmente lasciata per la ragazza “della porta accanto”.

Ma Nora non è così: è un’agente letteraria fantastica per i suoi clienti(in pratica quella che vorrei trovare per me😆), uno “squalo” negli affari, ma, anche se non lo dà a vedere, di cuore, perché ci tiene e si impegna.

Nora è pure una donna ferita, che cerca di proteggersi dal dolore e al contempo di proteggere la sorella minore, ormai sposata e in attesa del terzo figlio.

E Nora verso Libby è davvero iperprotettiva.

Non c’è niente che non farebbe per lei.

Non le nega neanche una vacanza in una sperduta cittadina, Sunshine Falls, dove è stato ambientato uno dei libri adorati da Libby.

Qui Nora incontrerà, un po’ per caso un po’ per destino, Charlie, editor di romanzi, nonché suo “odiato rivale”.

Le schermaglie verbali tra i due, brillanti, provocatorie, ma anche sarcastiche e autoironiche, sono le parti più divertenti del libro.

Complice una lista di cose che Libby vuol fare e un libro da editare insieme, Nora e Charlie scopriranno di essere molto più simili di quanto pensassero e, come due magneti, inizieranno ad attrarsi…

Questa commedia romantica, godibile e scorrevole, segue il punto di vista di Nora, in prima persona, ma tutti i personaggi sono ben caratterizzati.

Il rapporto che la protagonista ha con la sorella (oltre quello con Charlie) è un altro cardine fondamentale della storia.

Ricordi e sentimenti si intrecciano col presente di Nora e con la sua grande passione per i libri.

In definitiva, questo romanzo è adatto per passare ore liete tra sorrisi, sentimenti e un pizzico di pepe…

Ringrazio Harper Collins per avermi fornito la copia digitale!!

Recensione: “Romanzo d’estate” di Emily Henry

January scrive romanzi rosa, in cui l’amore e il lieto fine sono due elementi essenziali.

Ama scrivere quel tipo di storie perché le sono state di conforto in diversi momenti della vita ed è, o meglio era, convinta che bisogna portare speranza nel cuore delle persone.

Ma parlare al passato diventa obbligatorio, perché January non riesce più a scrivere, a causa del fatto che la sua visione “luminosa” del mondo in parte si è oscurata per colpa di alcune rivelazioni sul padre da poco scomparso.

La sua agente letteraria però la assilla e l’essere al verde non fa che metterle pressione per concludere un nuovo libro.

Si ritrova così ad abitare in una casa lasciatagli dal padre, un compromesso necessario malgrado le problematiche irrisolte con lui, per poter scrivere in pace.

Avrà come vicino Gus, scrittore “impegnato”, nonché suo rivale ai tempi del college.

Da sempre considerata una scrittrice “inferiore” per il genere da lei scelto, January farà una scommessa col collega/rivale (anche lui col blocco dello scrittore): ovvero si scambieranno i generi, lui dovrà scrivere una storia d’amore a lieto fine e lei dovrà cimentarsi con una storia “reale” che non lo preveda.

Grazie a questa scommessa, i due inizieranno a frequentarsi e a capire che la radice dei rispettivi blocchi risiede nel fatto di essere due anime ferite e sole.

Insieme affronteranno i loro problemi non senza battute, pessime figure e giochi tra attrazione e scontro.

Le psicologie sono ben curate e, malgrado la storia fra i due sia centrale, lo sono anche i problemi di January con la figura paterna, con quel padre morto da poco e tutte le domande che si è lasciato dietro.

Il romanzo è in prima persona.

January stessa ci racconta di sé e del suo complicato rapporto con l’amico/rivale Gus, il graduale cambiamento tra loro e il suo modo di approcciarsi col prossimo tramite la scrittura.

Ci sono innumerevoli riferimenti a romanzi, film, canzoni e i due protagonisti risultano affiatati pur mantenendo ognuno la propria personalità.

Come commedia “rosa” riesce nel suo intento di coinvolgere e distrarre, lasciando anche qualche spunto di riflessione sulle dinamiche familiari e sul concetto di “lieto fine”.

Lettura godibile, adattissima per il periodo estivo, ideale per i lettori che cercano distrazione, ma di un certo impegno.

Ringrazio la HarperCollins per avermi fornito la copia!