Dario e Giordana “quel terribile giorno” (come lo definisce Dario) persero il loro figlioletto di tre anni.
Lo persero sotto una neve rossa, un fenomeno raro in cui la sabbia del Sahara “sporca” ogni cosa del suo colore.
Da allora quella stessa neve, greve, sterzante, fredda ha preso a cadere dentro di loro.
Ma se Giordana è crollata, perdendosi tra ansiolitici e ossessioni, Dario invece cerca di mantenersi forte.
D’altronde si sente responsabile perché lui e Giordana erano già in crisi prima di “quel terribile giorno” e spesso l’aveva tradita.
Quindi, adesso ha messo da parte una promettente carriera universitaria, i tradimenti ed ha portato la moglie nel paesino in cui ha vissuto da piccolo, nella casa del padre severo con cui, malgrado questi sia morto, l’uomo ha ancora dei sospesi.
E qui, nella casa dell’Avvocato, iniziano a succedere cose inquietanti che metteranno alla prova la mente e la stabilità di Dario…
Tra indagine psicologica nei meandri del dolore e trascendenza nell’inspiegabile, il romanzo si intesse tra razionale e irrazionale, tra mente e spirito, sullo sfondo di una natura cupa e bellissima che è quasi il riflesso, nelle sue ombre, nei suoi segreti, dell’animo dei protagonisti.
È una discesa sempre di più nel baratro, mentre Dario e Giordana cercano di ricostruire una dimensione a due all’ombra del dolore, immenso e diverso, che provano.
Questo thriller dal forte elemento paranormale si dispiega su diversi piani cercando di mostrare l’entità di una tragedia nel suo epilogo più nero, perché non c’è un vero confine che la mente non possa oltrepassare, persino nella follia…
Lo stile ben si approccia alla tempesta di neve che dai protagonisti investirà anche chi li circonda.
Offre con garbo il progressivo annichilimento della ragione, come dei pensieri di Dario.
Consigliato a chi ama sondare l’animo umano nei suoi aspetti più cupi, razionali e irrazionali, e a chi apprezza quando il thriller si colora di elementi paranormali.
Ringrazio HarperCollins per avermi fornito la copia!
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